Il prestito con delega di pagamento è un tipo di finanziamento molto simile alla classica e più conosciuta Cessione del Quinto. L’unica differenza, come fa capire anche il nome con cui spesso è conosciuto, cioè doppio quinto, è che questo prestito ti permette di ottenere una maggiore quantità di denaro, per la precisione appunto doppia rispetto a quanto avviene con la Cessione del Quinto tradizionale.
Delega di pagamento normativa
Con la Cessione doppio quinto, infatti, si ha la possibilità di richiedere il doppio dell’importo del finanziamento che si ha già in corso, che andrà poi restituito attraverso rate mensili di rimborso che vengono trattenute direttamente dalla busta paga per un valore doppio.
Il datore di lavoro, dunque, sarà tenuto a trattenere massimo il 40%, ovvero i due quinti, del guadagno netto mensile per girarli all’ente creditore che ha erogato il finanziamento.
A regolare la Cessione del doppio quinto c’è l’articolo 1269 del Codice Civile, il quale sancisce che per poter usufruire di questa tipologia di prestito è necessario avere come unico requisito la presenza di un reddito fisso e dimostrabile. Inoltre, sarà obbligatorio per legge sottoscrivere due polizze assicurative: una di tipo rischio impiego e una di tipo rischio vita, che tuteleranno sia il richiedente e i suoi eredi sia l’istituto di credito in caso di morte improvvisa prima di avere rimborsato tutto il finanziamento e in caso di improvvisa perdita del lavoro.
Chi può richiedere il doppio quinto dello stipendio?
Per poter ottenere la delega di pagamento è obbligatorio aver già ottenuto un prestito con Cessione del Quinto. Questa tipologia di finanziamento, infatti, è pensata appositamente per chi si rende conto che, nonostante la prima richiesta, la liquidità ottenuta non è sufficiente e ne ha bisogno di più.
Di fatto, dunque possono farne richiesta:
La Cessione del Quinto può normalmente essere ottenuta anche dai pensionati INPS, tuttavia questi non potranno avanzare la loro richiesta per la Cessione del doppio quinto.
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Tempi di erogazione delega di pagamento
Le tempistiche di erogazione di un prestito con delega di pagamento sono molto veloci. Questo dipende dal fatto che, essendo già noto il richiedente che avanza la domanda perché ha già ottenuto la Cessione tradizionale, banche e finanziarie possono fare controlli meno approfonditi sulla posizione creditizia e lavorativa.
Anche i documenti da esaminare saranno già stati inviati e quindi non ci sarà bisogno di rinviarli, a meno che non ci siano stati grossi cambiamenti.
L’unico fattore che porterà via del tempo è l’esaminazione della nuova cifra massima erogabile, per controllare quale somma sia adatta al guadagno netto mensile. Tutta la procedura, nel complesso, sarà portata a termine nel giro di un paio di settimane, al termine delle quali l’istituto creditore, se ha ritenuto il richiedente idoneo ad usufruire di questa tipologia di finanziamento, erogherà l’importo direttamente sul conto corrente.
Tra i migliori istituti a cui rivolgersi segnaliamo:
- prestito con delega Unicredit
- prestito con delega BNL
Da cosa dipende l’importo richiedibile?
L’importo massimo richiedibile dipende da:
- guadagno netto mensile, per il fatto che l’importo della rata di rimborso viene calcolato caso per caso al fine di essere di massimo due quinti di quanto percepito
- TFR, ovvero l’anzianità di servizio. Questa quota, infatti, viene spesso presa come ulteriore garanzia dall’istituto di credito, il quale si rifarà direttamente sul TFR accantonato nel corso del tempo in caso di mancato rimborso del prestito
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L’importo ottenuto andrà rimborsato attraverso piani di ammortamento del tutto personalizzabili della durata minima di 24 mesi, due anni, e massima di 120 mesi, cioè 10 anni. Le rate da pagare sono fisse e costanti per tutta la durata del prestito proprio come i tassi d’interesse.
Delega di pagamento e Cessione del Quinto: documenti necessari
Per poter ottenere la delega di pagamento bisogna mostrare alcuni documenti precisi.
Il richiedente dovrà avere con sé al momento della richiesta:
- carta d’identità
- codice fiscale o tessera sanitaria
- documento attestante il reddito
In più alcuni documenti dovranno essere inviati anche dal datore di lavoro:
- atto di consenso al doppio quinto
- certificato di stipendio
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